Cos’è e come funziona il Reddito di Cittadinanza

By Christian Braglia

Articolo scritto dal sito web di Homemade school of English. Passate a darci un occhiata 🙂 

Oltre 100.000 persone ne hanno già fatto domanda. Altrettante stanno già facendo la fila. Attivo dal 6 marzo di quest’anno, è bene comprendere cosa sia il Reddito di Cittadinanza,

quali siano i beneficiari e cosa significhi per noi. In questo articolo daremo risposta alle domande più comuni sul Reddito di Cittadinanza.

Cosè il Reddito di Cittadinanza

Il Reddito di Cittadinanza, o RdC, è la misura legislativa riconosciuta a coloro (singoli o nuclei famigliari) la cui situazione lavorativa è essente per motivi di disoccupazione o perdita del lavoro.

Permette al richiedente o ad un sostituto nello stesso nucleo famigliare di ricevere un aiuto di natura economica, insieme alla formazione e alla ricerca del lavoro.

È sostanzialmente un aiuto concreto alle famiglie in necessita, unito all’integrazione sociale e lavorativa per i lavoratori disoccupati.

Questo non significa che sia un semplice sussidio: il richiedente deve sottoscrivere un accordo secondo il quale assicura che parteciperà a corsi di formazione volti alla ricerca e all’ottenimento di un lavoro.

Da quando è attivo il Reddito di Cittadinanza

Il beneficiario del Reddito di Cittadinanza ne ha diritto per tutto il tempo per il quale ne soddisfa i requisiti; questo periodo però non può e non deve superare i 18 mesi.

Abbiamo già detto che la misura del RdC è attiva dal 06 marzo 2019; i beneficiari dovranno però aspettare maggio 2019 per ricevere il primo reddito.

Chi ha diritto al Reddito di Cittadinanza?

Il Reddito di Cittadinanza è rivolto a tutte quelle famiglie in difficoltà economica, il cui reddito è inferiore alla soglia di povertà.

Di seguito i requisiti stilati dall’articolo 2 del decreto 4/2019:

  • il richiedente deve essere cittadino italiano, oppure membro di uno stato dell’UE,
  • se non cittadino italiano, il richiedente deve avere regolare permesso di soggiorno,
  • deve aver risieduto in Italia per almeno 10 anni, gli ultimi 2 in maniera continuativa,
  • avere un ISEE inferiore a 9.360€,
  • avere un patrimonio immobiliare inferiore a 30.000€,
  • avere un patrimonio mobiliare inferiore a 6.000€,
  • avere un reddito famigliare inferiore a 6.000€ – alzato a 9.360€ qualora il nucleo famigliare risiedesse in affitto.

Chi non ha diritto al Reddito di Cittadinanza?

Non hanno diritto al RdC chi presenta uno dei seguenti punti:

  • nucleo famigliare in cui un membro si sia dimesso dal lavoro negli ultimi 12 mesi,
  • nucleo famigliare in cui un membro possieda una barca un’imbarcazione,
  • soggetti in stato detentivo,
  • nucleo famigliare in cui un membro possieda una moto o macchina immatricolata negli ultimi 6
    mesi.

Modalità della domanda

Ci sono tre modalità per fare richiesta del Reddito di Cittadinanza:

1. La richiesta online, tramite il sito ufficiale del Reddito di Cittadinanza,
2. La modalità cartacea presso gli uffici postali, utilizzando il modulo dell’Inps e
3. Presso i CAF, Centri di Assistenza Fiscale.

Il piano di reinserimento al mondo del lavoro

Abbiamo già detto che per beneficiare del Reddito di Cittadinanza uno dei requisiti è la sottoscrizione di un Patto per il Lavoro e per l’Inclusione Sociale.

Secondo questi patti, il beneficiario si impegna a:

  • cercare attivamente un nuovo lavoro,
  • prendere parti a corsi di formazione per trovare un nuovo lavoro,
  • sostenere colloqui psico-attitudinali e prove mirate all’assunzione,
  • rendersi disponibile a progetti comunali nell’ambito culturale, sociale, artistico, formativo o della tutela dei beni,
  • accettare almeno una delle prime tre offerte di lavoro consone alle proprie capacità se beneficiario da oltre 12 mesi,
  • registrarsi al sistema formativo e consultare quotidianamente la piattaforma alla ricerca di una nuova occupazione.

Per cosa si può perdere il Reddito di Cittadinanza?

Il Reddito di Cittadinanza si ferma allo scadere dei 18 mesi, ovvero ad un anno e mezzo dall’approvazione della richiesta.

Si interrompe anche all’assunzione del lavoro (scopo primario per il quale è stato istituito) o qualora il beneficiario non accettasse nessuna delle tre prime offerte di lavoro propostegli.

Esistono sanzioni ben più severe per chi mentisse sulla propria situazione economica o lavorativa o per chi omettesse di comunicare l’assunzione di un nuovo lavoro durante il periodo in cui era beneficiario del RdC.

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