Quanto costa aprire un casinò

Quanto costa aprire un casinò

By Rosy Chianese

Aprire un casinò non è certamente un’idea imprenditoriale di facile realizzazione, né tanto meno alla portata di tutti. Allo stesso tempo, però, rappresenta un’attività redditizia e fruttuosa, seppur implichi costi e sforzi importanti. 

L’importanza del conseguimento della licenza ADM – AAMS

Il primo requisito per poter aprire un casinò è il conseguimento della licenza ADM – AAMS, utile per poter erogare scommesse e giochi sul territorio italiano. Si tratta del passo più importante, poiché consente all’imprenditore di regolarizzare la sua posizione di fronte alla legge. Qualora, infatti, non si avanzasse la richiesta di conseguimento della licenza e, per questo motivo, questa manchi al momento dell’apertura, il proprietario commetterebbe un reato di illecito amministrativo e un reato penale, con conseguenze importanti per lo stesso. La licenza può essere richiesta solo in seguito alla pubblicazione di un bando. 

A due mesi dalla diffusione dell’avviso, l’imprenditore o la società dovranno dimostrare di possedere tutti i requisiti necessari e, subito dopo, dotarsi di tutte le autorizzazioni tecniche per le differenti categorie di servizio, afferenti al servizio prestato dal casinò. Per ottenere la licenza ADM – AAMS, sarà necessario sborsare una cifra pari a 200000/300000 euro circa. In questo modo, l’imprenditore potrà intraprendere la sua attività e offrire alla clientela i classici giochi da casinò (slot machine, videopoker, giochi di carte e giochi da tavolo, bingo, poker, scommesse…).

Quali altre spese affrontare per aprire un casinò?

L’acquisizione della licenza e l’acquisto degli strumenti di gioco non esauriscono le spese che un imprenditore o una società devono affrontare per aprire un casinò. Infatti, il possesso della giusta location non è un requisito secondario da valutare, insieme agli ulteriori costi che ne derivano. Il locale deve essere ampio, luminoso, confortevole, funzionale, corredato dalla documentazione tecnica di agibilità e idoneità, conforme ai piani regolatori del posto, accompagnato dalle certificazioni dei professionisti del settore. 

Anche le apparecchiature da gioco comportano un duplice costo: da un lato c’è la spesa per il loro acquisto, dall’altro bisogna sostenere uno sforzo economico per il rilascio delle certificazioni e delle autorizzazioni necessarie. Nessuna macchina per il gioco potrà trasgredire la normativa in tema; in più, il giocatore dovrà essere tutelato dalle truffe e da eventuali malfunzionamenti, che potrebbero provocare danni e svantaggi allo stesso. 

Mettere in regola il Casinò

Non va trascurata la sottoscrizione di assicurazioni, come le ulteriori spese, utili per coprire altre voci di costo, come: l’apertura della Partita Iva, l’iscrizione al Registro delle Imprese, la Comunicazione di Inizio Attività presso il Comune interessato, versamento dei diritti alla SIAE, autorizzazione per poter esporre l’insegna, oneri contributivi nei confronti dell’INPS e dell’INAIL. Infine, non bisogna trascurare i costi per il pagamento degli stipendi del personale, dai camerieri, passando per gli operatori del gioco, che devono affiancare i clienti presso i tavoli, fino ad arrivare agli sponsor per le campagne di web marketing. Inoltre, all’interno di un casinò, non potranno mancare una o più aree destinate alla ristorazione ed un angolo bar. In proposito, è necessario dotarsi anche di una licenza dedicata alla vendita degli alcolici e dei certificati HACCP, in tema di salubrità, igiene e sicurezza alimentare.

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